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Marchionne, Sergio.

Dirigente d'azienda italiano. Trasferitosi in Canada a 13 anni con la famiglia, completa qui i suoi studi conseguendo la laurea in legge presso la Osgoode Hall Law School of York University di Toronto. Si laurea poi in Discipline Commerciali (Bachelor of Commerce) presso l'University of Windsor e consegue il Master of Business Administration presso la stessa università. Si laurea poi in Lettere con specializzazione in Filosofia ed Economia presso l'Università di Toronto. In Canada M. svolge la prima parte delle proprie esperienze professionali, prima come avvocato e poi come commercialista e contabile generale. Dal 1983 al 1985 lavora per Deloitte Touche come commercialista ed esperto nell'area fiscale; è poi controllore di gruppo e infine direttore dello sviluppo aziendale presso il Lawson Mardon Group di Toronto. Dal 1989 al 1990 è vice presidente esecutivo della Glenex Industries. Dal 1990 al 1992 ricopre il ruolo di responsabile dell'area finanza e chief financial officer della Acklands. Negli stessi anni e sempre a Toronto, il manager ricopre la carica di vice presidente per lo sviluppo legale e aziendale della Lawson Group, incarico mantenuto anche nel momento dell'acquisizione da parte della Alusuisse Lonza nel 1994. Qui ricopre ruoli di crescente responsabilità, presso la sede centrale di Zurigo, fino a diventarne l'amministratore delegato. Dopo la separazione del Lonza Group Ltd da Alusuisse, M. guida il Lonza Group in veste di amministratore delegato prima (2000-2001) e di presidente poi (2002). Nel 2002 viene chiamato a dirigere il Gruppo SGS (Société Générale de Surveillance) di Ginevra, leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica e certificazione. A un anno esatto dall'ultimo balzo professionale arriva la prestigiosa chiamata ai vertici della Fiat. Alla morte di Umberto Agnelli (2004) M. viene nominato amministratore delegato del Gruppo Fiat e nel 2005 assume anche la guida di Fiat Auto. Insieme al presidente Luca Cordero di Montezemolo M. si fa artefice del rinnovamento e del rilancio del marchio Fiat. Durante la sua amministrazione il gruppo affronta progetti che erano stati scartati in precedenza: viene lanciata la nuova Fiat 500, la Lancia Fulvia Coupé, la Fiat Croma e nei due anni successivi vengono messi sul mercato nuovi modelli, tra cui l'Alfa 159 e la Fiat Nuova. Simbolo del rilancio del gruppo è la Fiat Grande Punto, l'auto più venduta in Italia nel 2006 e nel 2007. Nella primavera del 2009 M. effettua lunghe e travagliate trattative legate all'acquisizione del prestigioso gruppo automobilistico americano Chrysler. Al termine delle trattativa viene raggiunto un accordo che prevede l'acquisizione da parte del Lingotto del 20% delle azioni Chrysler, in cambio del know how e delle tecnologie torinesi, facendo nascere così il sesto gruppo automobilistico del mondo. M. è inoltre presidente della European Automobile Manufacturers Association (ACEA), vicepresidente non esecutivo del Consiglio di Amministrazione del colosso bancario svizzero UBS e consigliere di amministrazione della multinazionale del tabacco Philip Morris International. Nel 2006 è stato nominato cavaliere del lavoro dal presidente Giorgio Napoletano (n. Chieti 1952).